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Rimedi per i DOMS: ha senso allenarsi e fare stretching?

In ambito sportivo, ma non solo, i cosiddetti DOMS ( dolenzia muscolare a insorgenza ritardata) rappresentano il tormento tipico del giorno dopo e a volte anche di più giorni seguenti ad un allenamento. In questo articolo ti diremo come ridurli e prevenirli.

Negli anni si è provato di tutto per combatterli, cercando di capirne le cause per poter scegliere la strategia migliore per ridurre quel fastidioso dolore che ti fa muovere come se avessi perso delle capacità coordinative. Ebbene ancora oggi tantissime persone non hanno né una spiegazione chiara né una strategia di prevenzione o riduzione di tale sintomatologia.

Quello che ti vogliamo spiegare è che come sempre on-line si trova di tutto, da fonti più o meno autorevoli; il nostro intento è di riportare informazioni che abbiano validazione a livello scientifico in modo tale da fornirti la massima sicurezza. Ecco quello che abbiamo scoperto.

Prima di tutto, nonostante alcuni pensino che avere i DOMS sia segno di buon allenamento, non è un’ottima idea programmare allenamenti che possano portare ad averli se sei in un periodo di allenamento abbastanza avanzato; infatti  il “guadagno” che potresti avere da quell’allenamento si vanifica con i giorni di allenamento persi successivamente. Inoltre il dolore inibisce la contrazione muscolare, determinando una rapida perdita di capacità di esprimere forza. Ovviamente lo stesso discorso si può ripetere, a maggior ragione, quando ti trovi in prossimità di un evento/gara importante.

Ma ammettiamo che tu già li abbia e stia cercando cosa fare per rimediare al dolore che ti attanaglia ad es. il polpaccio o ancora meglio i polpacci. Esistono rimedi passivi (massaggio, immersioni nel ghiaccio, form roller, ecc) e rimedi attivi; oggi ti parliamo dei rimedi attivi che sembrano essere anche quelli più efficaci.

Si definiscono “attivi” in quanto prevedono che tu ti muova, ma tranquillo non è niente di faticoso. La ricerca scientifica ci suggerisce infatti che debba essere un’ attività aerobica con minima intensità meglio se non in carico: ad esempio bici, nuoto, ellittica o rower.

Il meccanismo che sta alla base di questa strategia è un aumento del flusso sanguigno a livello muscolare che a sua volta favorisce la rimozione dei prodotti di scarto del metabolismo muscolare, l’apporto di nuovi nutrienti per i muscoli e ultimo ma non ultimo la riduzione del dolore.

Le raccomandazioni sono di eseguire tale attività l’indomani dell’allenamento provocativo con una intensità molto bassa, ovvero con una valutazione di 4/10 in una scala della valutazione della fatica soggettiva, in modo tale da permettere un adeguato recupero e favorire i meccanismi di adattamento avviati dall’attività intensa del giorno precedente.

Se hai bisogno di aiuto nel capire se il tuo dolore è dovuto ai DOMS o meno, contattaci subito al 3279009905 prima di fare peggio che meglio.