
La corsa, da sempre nel mio quotidiano
All’età di sei anni facevo danza classica, come la maggior parte delle mie amiche, ma ogni volta che andavo a riprendere mio fratello all’allenamento di atletica chiedevo ai miei genitori se potevo andare anche io a correre sul campo.
Così il tutù rosa è stato presto sostituito da scarpe da ginnastica e pantaloncini ed ho iniziato atletica! Sono cresciuta nell’Atletica Firenze Marathon, cambiando diverse specialità dove la corsa veloce è sempre stata la base. Adesso, che non gareggio più, vado a correre per puro piacere, spesso esplorando le campagne di Grassina e Bagno a Ripoli.
Credo che ogni persona dia un significato diverso alla corsa, per me esprime libertà.
La passione per lo sport mi ha portato a laurearmi in Scienze Motorie e, successivamente, entrata nell’ambito lavorativo, ho sentito la necessità di conoscere l’aspetto riabilitativo fino a laurearmi anche in Fisioterapia e continuando ad approfondire con un master universitario.
A fronte di queste esperienze, per avere una visione completa dell’atleta cerco sempre di combinare il gesto tecnico, i principi dell’allenamento, le caratteristiche psicologiche con l’aspetto patologico o disfunzionale che ostacola la pratica sportiva e il raggiungimento degli obbiettivi.