Che il minuto etiope fosse un fenomeno già si sapeva (12’37″35 sui 5000 e 26’17″53 sui 10000 sono i suoi personal best nonché i record del mondo attualemnte in vigore), ma quello che ha fatto vedere alla Maratona di Berlino oggi ha dell’incredibile.
Ritmo forsennato fin dai primi metri, pacemacker (le “lepri” incaricate di tenere il ritmo come richiesto dagli organizzatori) che cedono durante il percorso e un cameback (intorno al trentesimo chilometro era rimasto staccato dal gruppo di testa) a dimostrare la sua immensa esperienza. Tempo finale 2 ore 01 minuti 41 secondi, appena 2 secondi sopra il record del mondo stabilito esattamente un anno fa da Eliud Kipchoge durante la stessa manifestazione; veramente sfortunato.
Della sue doti se ne è parlato fin troppo e allora ecco un video estratto dal profilo Instagram del Dott. JP Gloria Fisioterapsita che ne ha videoanalizzato la tecnica di corsa per carpire tutti i segreti di questo atleta fenomenale.
La prestazione di Bekele assume particolare rilievo per due motivi: primo il clamore mediatico e di conseguenza gli sponsor, pronti a pagare per creare le migliori condizioni di allenamento possibili, si erano allontanati da questo atleta per le controprestazioni degli ultimi anni come se il suo valore fosse svanito nel nulla. Secondo per alcuni infortuni che lo hanno costretto a tagliare la sua preparazione in vista del grande evento. Dal canto suo Kenenisa non si è perso d’animo e come ha sempre fatto nella sua vita si è allenato a testa bassa e ha spinto fino all’ultimo metro per compiere questa impresa.
Chapeau.